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Specialista in Oftalmologia - esperta in oftalmologia pediatrica
Specialista in Oculistica
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Una visita oculistica è costituita da una serie di test ed esami effettuati dallo specialista oftalmologo per misurare l’acuità visiva e valutare le condizioni di salute degli occhi. Nel caso il paziente usi le lenti a contatto è opportuno non indossarle nelle 48 ore precedenti alla visita. Per un ottimale raccordo anamnestico si invita a portare con sé i referti oculistici precendenti. Si ricorda inoltre che una visita oculistica completa comporta la dilatazione della pupilla mediante l’instillazione di gocce che impediscono di mettere a fuoco le immagini ravvicinate per qualche ora.
LE FASI DI UNA VISITA OCULISTICA
Queste visite hanno lo scopo di svelare difetti refrattivi nascosti e permettere un’ottimale visualizzazione delle strutture oculari nei bambini.
La nuova normativa sulle patenti di guida che recepisce la direttiva europea sui requisiti minimi previsti per il conseguimento e il rinnovo della patente di guida da parte di persone affette da patologie dell’apparato visivo, prevede la verifica nei soggetti esaminati del possesso di ulteriori requisiti. Tali accertamenti possono essere eseguiti presso New Coram e comprendono:
Per approfondimenti sulla normative si rimanda alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2011 decreto legislativo n. 59 del 2011, recante “Attuazione delle direttive comunitarie 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida”.
La valutazione ortottica permette di evidenziare lo strabismo, valutare alterazioni della motilità oculare, valutare deficit visivi (ambliopia), deficit di convergenza, anomalie sensoriali a carico della visione tridimensionale e simultanea di entrambi gli occhi.
L’ortottista si occupa della prevenzione e della riabilitazione delle anomalie e dei disturbi visivi in età prescolare e scolare, è fondamentale nella valutazione, trattamento e rieducazione del paziente ipovedente bambino e adulto, e nella diagnosi e riabilitazione delle anomalie della motilità che soprattutto nell’adulto causano diplopia.
L’ortottista partecipa, inoltre, alla prevenzione dell’astenopia, o sindrome da affaticamento visivo, che può colpire chi lavora al videoterminale o PC.
La tomografia a coerenza ottica (OCT) è un esame diagnostico non invasivo che permette di ottenere scansioni ad alta risoluzione a livello di cornea, retina e disco ottico fornendo immagini dettagliate e diagnostiche di tali strutture. Viene richiesto dallo Specialista nel sospetto di patologie oculari e neurologiche; tra le più frequenti edema maculare diabetico, maculopatie, glaucoma e sclerosi multipla.
Si tratta di un esame affidabile, sensibile, di altissima precisione, molto rapido che consiste nell’acquisizione di alcune immagini (sezioni tomografiche) delle strutture oculari indagate. L’esecuzione delle scansioni dura circa 10-15 minuti, non implica la somministrazione di sostanze di contrasto o colorante e generalmente si esegue senza istillazione di gocce per dilatare la pupilla.
La topografia corneale è un esame diagnostico che permette di studiare la forma e le caratteristiche ottiche della cornea.
Attraverso questa indagine viene infatti esaminata la curvatura della superficie oculare costruendo una mappa cromatica in cui ogni colore corrisponde a una curvatura più o meno accentuata. I colori freddi corrispondono alle parti più piatte, mentre quelli più caldi a curvature maggiori.
La topografia corneale è un esame utile per evidenziare tutte le alterazioni di riflessione della superficie oculare. In particolare è indicata per:
Per eseguire l’analisi tridimensionale della cornea utilizziamo il topografo a riflessione ottica con disco di Placido. L’Utente, seduto in poltrona con fronte e mento appoggiati ad apposite strutture, senza indossare le proprie lenti a contatto, deve fissare per pochi secondi alcuni anelli concentrici luminosi.
Il topografo, dotato di due diverse fotocamere, acquisisce immagini della cornea proiettando sulla sua superficie tali anelli. Le immagini così ottenute vengono elaborate da un computer in grado di calcolare la curvatura e restituire la mappa della superficie della cornea.
La pachimetria corneale è un esame che consente di misurare lo spessore della cornea. La conoscenza dello spessore corneale permette di definire l’affidabilità della misurazione della pressione oculare ed è fondamentale nella diagnostica del glaucoma.
Il paziente viene fatto accomodare su di una poltrona di fronte allo strumento, con il mento e la fronte appoggiati su appositi supporti. E’ necessario che il paziente resti fermo e fissi una mira, mentre i dati vengono acquisiti dall’operatore in pochi secondi. Per eseguire la pachimetria non serve instillare alcun collirio midriatico.
La tonometria è una tecnica rapida e non invasiva che permette di misurare la pressione intraoculare (o tono oculare) utilizzando il tonografo.
Presso la New Coram lo specialista può avvalersi di vari strumenti per eseguire tale misurazione:
L’esame del fondo oculare consiste nell’analisi delle strutture oculari collocate posteriormente all’iride ed al cristallino: corpo vitreo, retina centrale, retina periferica, porzione intraoculare del nervo ottico.
L’esame del fondo oculare è un esame non invasivo che viene eseguito dall’oculista utilizzando strumenti dotati di una fonte di illuminazione: l’oftalmoscopio o la lampada a fessura con l’impiego di lenti specifiche necessarie per la messa a fuoco dell’immagine.
Per effettuare l’esame è necessario dilatare la pupilla instillando alcune gocce di collirio. La pupilla inizia a dilatarsi dopo 10-15 minuti e rimane dilatata in modo ottimale per 45-60 minuti.